DDL Cirami/ "Abbiamo legittimo sospetto che sia legge ad arte per processo di Milano"
30/03/2007
"Dopo le accelerazioni dell'iter del DDL Cirami, voluta ieri dai
capigruppo della maggioranza, il nostro legittimo sospetto è diventato
un'inquietante certezza: il Senato della Repubblica sta lavorando
per favorire i privilegi e gli interessi di qualcuno che vorrebbe veder
spostato il processo di Milano ad altra sede."
E' quanto ha dichiarato oggi, a margine della seduta di palazzo Madama,
la senatrice dell'Ulivo Anna Donati, impegnata giorno e notte con i
colleghi dell'opposizione per contrastare l'approvazione della legge
sul legittimo sospetto, il cosiddetto DDL Cirami.
"Abbiamo passato intere nottate in Commissione Giustizia per dimostrare
che il DDL Cirami non è certo quel provvedimento che il Paese sta
attendendo, come sostiene la maggioranza, ma che si tratta piuttosto di
una legge fatta ad arte per spostare la sede del processo Imi-Sme di
Milano, in cui sono coinvolti il presidente Berlusconi e il sen.
Previti. Ma non è solo questo, purtroppo c'è dell'altro: questa legge
metterà infatti a rischio tutti i processi per mafia, terrorismo e
criminalità nel nostro Paese."
"La maggioranza oggi porta in Aula il testo originario del DDL Cirami,
un provvedimento blindato che espugna il ruolo dell'opposizione e
che calpesta quel confronto democratico fra le parti che dovrebbe
essere una prerogativa intoccabile di questa istituzione della
Repubblica. A colpi di maggioranza e posticipando l'esame di altri
provvedimenti urgenti come il decreto Omnibus, oggi la legge che
introduce il legittimo sospetto passerà. "
"Ma non finisce così - ha assicurato la Donati - e non la
vogliono finire così neppure tutti gli esponenti nazionali dell'Ulivo
che uniti hanno manifestato il loro comune dissenso davanti al Senato
insieme a migliaia di cittadine e cittadini, il popolo dei girotondi,
Nanni Moretti, i professori Pardi e Flores D'Arcais. Quando a settembre
la legge passerà all'altro ramo del parlamento, la battaglia
democratica dell'Ulivo continuerà e sarà ancora più ferma e decisa
perché - ha concluso la sen. Donati - un parlamento liberamente eletto
dai cittadini non può confezionare leggi atte a favorire solo gli
interessi giudiziari di qualcuno."
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