Sicurezza stradale/ "Burocrazia blocca anche gli 8 progetti nel mantovano"
15/09/2005
C'è una graduatoria regionale, ci sono tutte le firme sulle convenzioni
ed i lavori per mettere in sicurezza le strade sono pronti per partire.
Eppure, gli 8 progetti presentati dal territorio mantovano restano al
palo, perché Comuni e Provincia non possono ancora contrarre i mutui
necessari: manca l'apposito protocollo d'intesa del ministero
dell'Economia. Il governo adotti immediatamente il protocollo con la
Cassa Depositi e Prestiti per rendere disponibili i fondi e preveda,
almeno nella legge Finanziaria 2006, adeguate risorse per l'attuazione
del Piano Nazionale della Sicurezza, al fine di ridurre incidenti e
morti sulle nostre strade.
Queste le richieste avanzate dalla senatrice Anna Donati, responsabile
nazionale Trasporti della Federazione dei Verdi, in una interrogazione
parlamentare rivolta i ministri dell'Economia e delle Infrastrutture e
Trasporti.
"A dicembre 2004 la Regione Lombardia ha approvato i progetti ammessi a
cofinanziamento per il programma attuativo 2003 del Piano Nazionale
della Sicurezza stradale (PNSS) - si legge nell' interrogazione -
ed ha assegnato cofinanziamenti a 8 progetti presentati dal territorio
mantovano, 5 proposti dalla Provincia e 3 dai Comuni di Curtatone,
Viadana, Virgilio, Mazzuolo e Pieve di Coriano. Il costo complessivo
degli interventi ammonta a 4.620.000 euro, con un cofinanziamento pari
al 41%."
"Questi interventi - spiega Donati - sono fondamentali per risolvere
alcune situazioni di pericolo per l'incolumità dei cittadini e per
assicurare un effettivo miglioramento delle condizioni di sicurezza
sulle
strade del mantovano, come ad esempio per la realizzazione di una
rotatoria a Pieve Coriano, indispensabile per garantire la sicurezza e
facilitare l'accesso alla struttura ospedaliera Destra Secchia."
"Come per altri progetti regionali - attacca la senatrice - nonostante
siano state sottoscritte le convenzioni, gli interventi finanziati nel
territorio mantovano, oramai pronti per essere appaltati o attivati,
restano
ancora bloccati poiché non è possibile contrarre mutui con la Cassa
Depositi e Prestiti, né con ogni altro Istituto bancario, perché manca
l'apposito protocollo d'intesa tra ministero dell'Economia e CDP, che
avrebbe dovuto 'semplificare le procedure'. Ma questo non è tutto -
incalza Anna Donati - ad oggi tale procedura di trasferimento dei fondi
relativi al Piano Nazionale della Sicurezza (il primo programma, il
secondo e i progetti strategici) sono fermi da oltre un anno: questo
congela anche i finanziamenti stanziati da Comuni, Province e Regioni
per un importo stimato intorno a 350 milioni di Euro. E' chiaro che
questo
blocco produce effetti disastrosi anche sui bilanci delle
Amministrazioni, oramai sul lastrico per le scellerate politiche del
governo Berlusconi, che hanno già impegnato somme da più di un anno."
"Il Piano nazionale, predisposto in attuazione della legge 144/99, ha
come finalità la riduzione degli incidenti e della mortalità sulle
strade, il cui costo, meramente economico, in termini di danni a beni e
persone nel 2002 è stato pari a 34 milioni di euro. Dopo aver approvato
al Cipe, rispettivamente nel 2002 e 2003, il primo ed il secondo
programma annuale di attuazione del PNSS, il governo non ha destinato
alcuna risorsa alla sicurezza stradale nelle leggi Finanziarie 2004 e
2005. E questo è davvero molto grave - ribadisce Donati -
soprattutto di fronte alle stragi che ogni anno si consumano sulle
nostre strade. "
" Per questo ho chiesto ai ministri competenti di adottare
immediatamente il protocollo necessario per sbloccare i fondi necessari
per attuare i programmi del Piano nazionale della Sicurezza Stradale e
di destinare almeno nella Finanziaria 2006 risorse adeguate. Perché la
sicurezza dei cittadini sulle strade - conclude la senatrice - non può
attendere oltre."
Roma, 15 settembre 2005
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