Tibre/ "Mancano studi su stime di traffico e redditività: governo fermi iter"
13/07/2005
I costi del Tibre autostradale lievitano, ne ha dovuto prendere atto
anche il Cipe. Per il resto, mancano ancora studi e approfondimenti
sulla redditività dell'opera ed in generale sulle stime di traffico che
ne giustificano la realizzazione. Di fronte alle robuste prescrizioni
del Cipe, il governo dovrebbe fermare l'iter di approvazione del Tibre,
come previsto dalla legge Obiettivo, ed avviare un tavolo di
confronto con le Istituzioni locali sull'utilità dell'opera nel
contesto territoriale mantovano.
Queste, in sintesi, le richieste avanzate dalla senatrice Anna Donati,
capogruppo dei Verdi in Commissione Lavori Pubblici e Trasporti di
Palazzo Madama, contenute in una interrogazione parlamentare al governo.
"Il 20 dicembre 2004 il Cipe ha preso atto che il costo dell'opera è
aumentato del 75%, attestandosi a oltre 1.800 milioni di euro, rispetto
a 1.000 milioni di euro preventivati il 21 dicembre 2001. Con la
delibera dello scorso dicembre, il Cipe ha condizionato l'approvazione
del progetto definitivo allo sviluppo di corpose prescrizioni - ha
dichiarato Donati - in particolare, al ministero delle Infrastrutture è
richiesto il riepilogo delle fonti di copertura finanziaria dell'intero
costo dell'opera, lasciando inaterata la quota complessiva a carico
delle risorse destinate al programma infrastrutture strategiche che per
il Tibre ammontano a 98 milioni di euro. Inoltre, dovranno essere
forniti dati sui flussi di traffico (locale ed a lunga percorrenza); la
valutazione degli effetti dell'opera sulla rete autostradale attuale e
futura, sul territorio lombardo. Al ministero dell'Ambiente è stato
invece demandato il compito di estendere le previsioni di traffico
dell'infrastruttura autostradale anche ai tempi di ammortamento, per
meglio valutare la redditività dell'opera, con una particolare
attenzione al flusso di traffico locale, in uno scenario che comprenda
anche l'autostrada Cremona-Mantova. Già in sede di Valutazione di
Impatto Ambientale - ha aggiunto la senatrice - lo stesso
ministero aveva prescritto la necessità di ulteriori indagini per
definire le aree di ricaduta dell'inquinamento atmosferico per meglio
individuare le misure necessarie di attenuazione."
"E' bene ricordare che lo studio di Polinomia srl, su incarico della
Provincia di Mantova, ha evidenziato come la domanda di traffico
presenti punti di criticità in direzione Mantova-Brescia e non nella
direzione Parma-Verona, come prospettato da Autocisa. Lo stesso studio
Polinomia ha indicato flussi di traffico estremamente modesti per il
Tibre, che - ha sottolineato l'esponente del Sole che Ride - non
ne giustificano la realizzazione, tanto meno 'come asse internazionale
e come corridoio nord-su alternativo alla dorsale centrale'."
"Quindi, il consistente aumento dei costi di realizzazione del Tibre ed
i modesti dati sui flussi di traffico obbligheranno necessariamente a
rivedere la proporzione tra i costi sostenuti in autofinaziamento da
Autocisa e la quota a carico pubblico. Se poi si pensa che il Cipe ha
approvato progetti infrastrutturali per un costo complessivo di 53
miliardi di euro, di cui però ad oggi risultano ancora da reperire
oltre 29 miliardi di euro, è facile calcolare che le eventuali risorse
pubbliche per realizzare il Tibre sono assolutamente inadeguate, visti
i costi in costante crescita."
"Per questi motivi - ha concluso Anna Donati - ho chiesto al
governo di interrompere l'iter di approvazione del Tibre, come previsto
dalla legge Obiettivo, fino a quando non saranno disponibili gli
approfondimenti sulla redditività e sui flussi di traffico che ne
guistifichino la realizzazione ed ho sollecitato l'avvio di un tavolo
di confronto con le Istituzioni locali per meglio valutare l'utilità
dell'opera nel contesto territoriale mantovano."
|