Lettera aperta alle Donne della CGIL di Mantova: insieme per difendere la L.194
20/12/2005
Care amiche,
l'esame finale della Finanziaria qui al Senato mi
impedisce, purtroppo, di essere insieme a voi al dibattito su "Legge
194 e il ruolo dei consultori familiari nel mantovano". Un'assemblea
pubblica, quella che avete promosso per stasera, quanto mai opportuna
di fronte agli ingiustificati attacchi che il governo Berlusconi ha
mosso alla legge 194 e alla libertà di autodeterminazione delle donne.
A distanza di 30 anni dal varo di una legge, voluta dal movimento
delle donne, su un tema estremamente complesso e che allora vide la
partecipazione di tutte le parti in causa per trovare insieme una
soluzione capace di tutelare i diritti delle donne e del nascituro, ora
il governo vuole rimettere in discussione la legge 194, con la scusa
di "indagare" sulla sua piena applicazione.
I dati, che già
esistono senza bisogno di una Commissione ad hoc e dal chiaro fine
elettoralistico, dimostrano che la legge 194 ha saputo coniugare con
efficacia tutela della salute psicofisica della donna, diritto alla
vita e all'autodeterminazione. Una legge - è bene non perdere la
memoria - che tolto dalla clandestinità la pratica dell'aborto e che ha
portato ad un costante calo del numero delle interruzioni di gravidanza
nel nostro Paese.
I consultori familiari in questo ambito hanno
svolto un lavoro molto importante, pur con tante difficoltà: oggi il
loro ruolo non può essere indebolito come intende fare il governo
sollevando un polverone ideologico su temi etici, troppo delicati per
essere liquidati con i soliti proclami a poche settimane dalle
elezioni.
Anziché attaccare i diritti conquistati con la legge
194, il governo avrebbe dovuto incentivare una seria politica di
sostegno ai consultori e di prevenzione concreta a partire proprio
dalle nostre e dai nostri giovani, con un'attenzione particolare verso
le cittadine immigrate presenti in Italia .
Per queste ragioni è importante, come recita l'appello che anche io ho sottoscritto:'Usciamo dal silenzio ed incontriamoci'
*senatrice Verdi-Unione e fondatrice di
Emily in Italia