«Stop all?olio combustibile»
07/02/2006
OSTIGLIA-SERMIDE. «Non si autorizzi l'olio
combustibile: troppi i rischi per i cittadini mantovani che hanno già
pagato costi ambientali e sanitari molto alti. Anche Regione e
Provincia di Mantova contrari, si punti piuttosto su efficienza
energetica e fonti pulite». Lo chiede la senatrice Anna Donati (Verdi)
con un' interrogazione urgente ai ministri delle Attività produttive,
Ambiente e Salute.
«Autorizzare l'uso dell'olio
combustibile esporrebbe le popolazioni ad ulteriori rischi, troppo
elevati. Quindi il governo esoneri dal decreto le centrali nel
Mantovano; tenga conto dei pareri contrari delle Istituzioni lombarde»
chiede la Donati. «Il governo con un decreto legge ha previsto la
possibilità per il ministro delle Attività produttive, di concerto con
i ministri dell'Ambiente e Salute, di autorizzare una deroga temporanea
al rispetto dei limiti di emissione in atmosfera, consentendo a singoli
impianti l'esercizio ad olio combustibile. Questa deroga, in pieno
contrasto con il protocollo di Kyoto per la riduzione dei gas serra,
consentirà di riaprire centrali elettriche obsolete ed altamente
inquinanti, chiuse per legge nell'ultimo biennio e sostituite dal gas.
Nel territorio mantovano - spiega la senatrice - il decreto Scajola
interessa la centrale di Ostiglia, il cui funzionamento ad olio
combustibile è già stato autorizzato e, dopo la sperimentazione in
corso, potrebbe avviare l'impiego costante di nafta fino al 31 marzo.
Ma il provvedimento potrebbe interessare anche la centrale di Sermide
poiché, nonostante la trasformazione a turbogas, sono stati mantenuti 2
gruppi che possono funzionare ad olio combustibile producendo 640 MW, e
che debbono essere smantellati come previsto dalla legge. E' bene
ricordare, poi, che per entrambi gli impianti sono in corso due
valutazioni di impatto per ulteriori richieste di potenziamento (780 MW
per la centrale di Ostiglia ed i due gruppi ad olio di Sermide):
l'accensione in nome dell'emergenza e senza aver superato la
valutazione ambientale, sarebbe un fatto molto grave». «Regione
Lombardia e Provincia di Mantova - conclude la Donati - si sono
dichiarate contrarie al decreto e presenteranno ricorso al
Tar. L'assessore provinciale all'Ambiente ha chiesto ad Arpa, Asl,
Regione e Prefetto l'attivazione di un controllo capillare degli
inquinanti prodotti dalle centrali di Sermide e Ostiglia e delle
condizioni sanitarie dei cittadini che vivono sull'area circostante»
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