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Mozione Unione su piano industriale Alitalia e Malpensa
02/10/2007

MAZZARELLO, DONATI, RAME, PALERMO, BRUTTI Paolo, MANZIONE, ROSSI Fernando, FAZIO, ROILO, PELLEGATTA, SCALERA, BARBATO, ROSSI Paolo, BOSONE, PINZGER, PERRIN, NEGRI, RUBINATO, TONINI - Il Senato,

premesso che:

la grave crisi gestionale e finanziaria in cui versa da troppi anni la compagnia aerea Alitalia ha portato alla definizione di un nuovo piano industriale per il triennio 2008-2010, realisticamente denominato "piano di sopravvivenza/transizione", volto a conseguire le condizioni per la prosecuzione delle attività in vista della ricerca di un partenariato con altre compagnie;

i rischi di chiusura di una società che riveste un ruolo strategico per l'intera economia nazionale, basti pensare alla forte attrazione turistica rivestita dal nostro Paese o alle ricadute in settori caratterizzati da elevati investimenti in tecnologia, con la conseguente notevole contrazione di forza lavoro che seguirebbe al fallimento della compagnia e la marginalizzazione del maggiore vettore nazionale nel mercato interno ed in quello internazionale, risultano ancora più ravvicinati a seguito della conclusione senza esito del primo bando di gara che prevedeva la cessione di una quota non inferiore al 30 per cento;

per Alitalia uno dei punti rilevanti del piano industriale è il rapporto del vettore con il sistema aeroportuale italiano;

nel nuovo piano sembra profilarsi una specializzazione nell'utilizzo dello scalo di Malpensa da parte del vettore di bandiera attraverso lo sviluppo di voli cargo, servizi low cost e voli punto-punto, al contempo concentrando i voli intercontinentali sullo scalo di Fiumicino;
occorrerà garantire comunque la possibilità di acquisire nuovi flussi di traffico da parte dello scalo di Malpensa ed il conseguente completamento degli investimenti già previsti negli atti di concessione;
la sussistenza di un sistema aeroportuale del Nord Italia, con almeno otto scali di medie dimensioni per traffico passeggeri e merci, può trovare anche nell'hub di Malpensa il suo punto di riferimento nell'ambito di specializzazione dei singoli scali, anche in considerazione del suo pieno inserimento nel sistema infrastrutturale del corridoio 5, in una logica di sistema con gli altri scali del Nord,

impegna il Governo:

a perseguire il processo di risanamento di Alitalia, auspicando un futuro della Compagnia inserito in un contesto di alleanze con vettori nazionali e internazionali, come previsto dagli indirizzi del Governo e dal piano industriale con adeguate garanzie per la tutela dell'occupazione;
a sollecitare il management a conseguire: a) un modello aziendale più agile e più efficiente; b) la costruzione di un polo manutentivo di eccellenza in grado di vendere i propri servizi anche a terzi; c) il recupero di relazioni industriali e criteri di gestione del personale che motivino i lavoratori al fine di salvare l'azienda anche con una verifica rigorosa ed approfondita delle strutture di amministrazione e direzione;
ad attivare tutte le azioni ed i provvedimenti necessari per un razionale sviluppo di tutto il sistema aeroportuale italiano attraverso la tempestiva definizione del piano degli aeroporti, determinando tutte le condizioni, anche attraverso il completamento degli interventi infrastrutturali necessari, per lo sviluppo delle potenzialità dell'aeroporto di Malpensa, indipendentemente dalle strategie della Compagnia di bandiera;
a ribadire l'esistenza di un interesse del Paese a preservare le caratteristiche e la vocazione dell'aeroporto di Malpensa e ad affrontare contestualmente, con gli enti territoriali interessati, la questione del sistema aeroportuale del Nord, del ruolo di Malpensa come scalo intercontinentale, fornendo le necessarie risposte per lo sviluppo del sistema infrastrutturale, per le compensazioni territoriali, per il completamento dell'accessibilità e per le prospettive occupazionali degli addetti nei nuovi scenari;
ad adottare interventi adeguati per affrontare e superare il problema della precarietà del lavoro nel settore del trasporto aereo;
a realizzare la valutazione ambientale strategica relativa agli interventi sugli aeroporti finalizzata alla riduzione dell'inquinamento e all'attenzione dell'impatto sul territorio;
ad avviare una politica organica e complessiva sul sistema del trasporto aereo italiano che riguardi tutti gli attori del sistema e che sia capace di intervenire, anche a livello legislativo, sulle questioni e sulle criticità tuttora presenti, promuovendo, sulla base del già citato piano degli aeroporti, la ricerca di un nuovo equilibrio e la piena valorizzazione delle varie aree del Paese.

(1-00144)

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