Interpellanza su compensi presidente ANAS

Interpellanza
Atto n. 2-00216

Pubblicato in data 11 luglio 2007
Seduta n. 188

BRUTTI PAOLO, DONATI, FERRANTE, MONTALBANO, PALERMO, PAPANIA, TIBALDI, VANO, VILLONE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture - Premesso che, per quanto risulta agli interpellanti:

in data 20 luglio 2006, nel corso dell'Assemblea dell'ANAS, a seguito delle dimissioni del Consiglio di amministrazione, il Ministro dell'economia e delle finanze, come azionista unico, ha provveduto alla nomina dei nuovi membri del C.d.A. per il triennio 2006-2008 nelle persone di: Pietro Ciucci, Presidente; E. Della Gatta, E. Pinto, S. Scicchitano e U. Siola, componenti;

nella riunione del C.d.A. del 21 settembre 2006, il presidente Ciucci, nel ricordare che il Direttore generale Artusi si era dimesso, ha proposto di procedere alla sua sostituzione;

contestualmente, il C.d.A. ha deliberato, su proposta del consigliere Scicchitano, di concludere un contratto quinquennale di lavoro dipendente con il presidente P. Ciucci (che all'uopo aveva lasciato la riunione), conferendo mandato al consigliere E. Pinto di definire con l'interessato il trattamento economico-normativo con obbligo di esercitare questo mandato d'intesa con l'azionista, il Ministero dell'economia e delle finanze;

alla suddetta riunione del C.d.A. era presente anche il magistrato della Corte dei conti delegato al controllo, il quale non è intervenuto sul punto e con il suo silenzio ha sostanzialmente avallato l'iniziativa, malgrado la stessa si mostrasse viziata da illegittimità;

il consigliere E. Pinto, in esecuzione del suddetto mandato, nel corso della riunione del C.d.A. del 30 gennaio 2007, ha proposto che, d'intesa con l'azionista unico ed in armonia con la legge finanziaria per il 2007, il compenso da corrispondere al Presidente, per l'esercizio delle sue funzioni di Direttore generale, ammontasse a euro 500.000 annui lordi, "cui potrà essere aggiunta una quota variabile non superiore al 50% della retribuzione fissa, che verrà corrisposta al raggiungimento di obiettivi annuali e specifici" oltre alla corresponsione una tantum di un emolumento forfetario per ricompensare il periodo 27 luglio-28 dicembre 2006;

dalla relativa delibera del C.d.A. non è dato sapere se il Collegio sindacale abbia espresso il proprio parere, prescritto dall'art. 2389 codice civile, con la conseguenza, in assenza di detto parere, di sostanziale approvazione dell'iniziativa;

anche in occasione di tale deliberazione, chiaramente irregolare perché mancava l'esplicitazione delle attribuzioni demandate al direttore generale-presidente, il magistrato della Corte dei conti, delegato al controllo, ha osservato il più assoluto silenzio, asseverando nuovamente l'iniziativa anche sotto i suddetti profili;

in virtù del contratto sottoscritto per lo svolgimento delle sue funzioni di Direttore generale, il presidente Ciucci verrebbe a percepire un compenso annuo di 750.000 euro, integrato da altre prebende d'uso nonché da un consistente assegno, in caso di cessazione anticipata del contratto, la cui scadenza sarebbe stata fissata nel 2011 e quindi con una validità quinquennale che scade successivamente al termine del mandato presidenziale;

il Ministero dell'economia non avrebbe espresso un'esplicita approvazione in materia, ma si sarebbe rifugiato nel "silenzio assenso", esercitato dai dirigenti Scannapieco e Parlato, del Dipartimento del Tesoro, responsabili della Direzione VII, Finanza e Privatizzazioni;

si fa osservare, per inciso, che la consorte del Parlato (già collaboratore del presidente Ciucci ai tempi dell'IRI) è dipendente presso l'ufficio romano della società dello Stretto di Messina SpA, e questo costituisce un chiaro conflitto di interessi, di cui non si esclude la rilevanza penale e amministrativa, essendo il Parlato incaricato di esercitare la vigilanza sull'ANAS S.p.A. e sullo Stretto di Messina S.p.A.;

si osserva, ancora, che il Parlato sta per essere e/o è stato già promosso al posto dello Scannapieco, dimissionario;

infine, il presidente Ciucci percepirebbe anche il compenso connesso con le funzioni di amministratore delegato della società Stretto di Messina S.p.A.;

alla luce di quanto precede il presidente Ciucci beneficerebbe dei seguenti emolumenti oltre ai connessi fringe benefit: emolumento di Presidente ANAS; emolumento di componente del C.d.A. ANAS; emolumento per le funzioni di Direttore generale ANAS; retribuzione variabile per l'esercizio delle funzioni di Direttore generale ANAS; emolumento per le funzioni di amministratore delegato della società Stretto di Messina S.p.A.; emolumento per la qualità di consigliere di amministrazione della società Stretto di Messina S.p.A.; compenso una tantum per le funzioni di Direttore generale ANAS per il periodo 27 luglio-28 dicembre 2006; emolumento per l'incarico di collaudatore del Mose di Venezia; emolumento per le qualità di consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Roma;

gli emolumenti assommano ad un totale complessivo annuo lordo di oltre 1.500.000 euro: ben oltre quindi la retribuzione di riferimento del I Presidente della Corte di cassazione, anzi, ad essere precisi, cinque volte superiore;

in questo quadro, risulta che l'ANAS nel mese di gennaio 2007 ha corrisposto al Presidente-Direttore generale Ciucci il compenso mensile netto di oltre 150.000 euro, a titolo di parziale remunerazione delle voci anzidette,

si chiede di conoscere:

se il Ministro dell'economia e delle finanze sia a conoscenza dell'esatto ammontare dei compensi percepiti o che saranno comunque corrisposti, a qualsiasi titolo, al Presidente-Direttore generale dell'ANAS, con particolare riguardo alle clausole pattuite con il contratto di assunzione a Direttore generale dell'ANAS e in riferimento all'indennizzo da corrispondere in caso di estinzione anticipata del contratto, ivi compresi gli oneri previdenziali assistenziali sostenuti dall'ANAS nonché degli ulteriori fringe benefit dandone comunicazione agli interpellanti;

quali siano gli obiettivi annuali e specifici "preconcordati" per l'erogazione della quota variabile non superiore al 50% della retribuzione fissa;

quali iniziative il Ministro dell'economia, nella sua qualità di azionista unico dell'ANAS, nonché il Ministro delle infrastrutture, incaricato dell'alta vigilanza sull'ANAS, intendano assumere per porre rimedio all'illegittimità della nomina del presidente Ciucci a Direttore generale dell'ANAS, che viola il principio giuridico che non consente il cumulo delle due cariche, in quanto ciò genera una duplicazione di spesa, in contrasto con l'orientamento sancito nella legge finanziaria per il 2007 di contenimento della spesa pubblica, e perché questo è avvenuto attraverso una forma di autonomina a Direttore generale da parte dello stesso Ciucci, a causa della sua posizione di Presidente dell'ANAS e del suo ruolo preminente nel C.d.A.;

se non si ritenga di porre termine alla suddetta situazione che genera anche un conflitto di interessi, in quanto il Presidente, in virtù dei suoi poteri, è chiamato ad esercitare le potestà di controllo su se stesso, con evidente commistione dei ruoli di controllore e controllato;

se il Ministro dell'economia intenda adottare iniziative nei confronti del proprio dirigente Parlato, nel caso ravvisi nei suoi comportamenti un abuso del proprio ruolo e per aver costituito una palese situazione di conflitto di interessi per lo svolgimento delle sue funzioni di vigilanza sull'ANAS e sulla società Stretto di Messina;

quali provvedimenti il Ministro dell'economia e il Ministro delle infrastrutture intendano adottare per impedire al Presidente-Direttore generale dell'ANAS Ciucci di continuare negli incarichi attribuitigli da altri organismi pubblici o privati ovvero di assumerne altri, dal momento che, in qualità di Presidente dell'ANAS, ha il potere di conferire incarichi di collaudatore ovvero di arbitro o di consulente o di componente di collegi arbitrali ovvero di altra natura a favore di soggetti terzi, potrebbe porre in essere un'illegittima pratica di scambio di incarichi retribuiti;

quali azioni il Ministro dell'economia e il Ministro delle infrastrutture intendano assumere nei confronti del Presidente del Collegio sindacale, laddove si ritenga che con la sua costante condotta abbia consentito al "vertice" dell'ANAS di deviare dai propri compiti istituzionali per perseguire interessi personali, in contrasto con il vigente ordinamento;

quali iniziative il Presidente del Consiglio dei ministri intenda assumere per segnalare al Presidente della Corte dei conti il comportamento del magistrato delegato al controllo, le cui disattenzioni ovvero mancati rilievi possano aver compromesso l'attività sindacatoria dell'istituto di appartenenza ed anche, ai sensi dell'art. 100 della Costituzione, il potere di controllo del Parlamento.

 


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