Intervento in Aula - dichiarazione di voto finale su ddl 1772-B di conversione del dl 117/2007 - disposizioni urgenti di modifica Codice della Strada

Aula Senato della Repubblica
Resoconto stenografico - seduta n. 225

Discussione e approvazione del disegno di legge 1772-B - Sicurezza stradale

Dichiarazione di voto finale

DONATI (IU-Verdi-Com). Signor Presidente, colleghe e colleghi, il Gruppo Insieme con l'Unione-Verdi-Comunisti Italiani voterà questo decreto. Ho già anticipato che lo facciamo responsabilmente perché il Paese ha bisogno di queste norme e non possiamo permetterci di non convertire il decreto-legge in esame in materia di sicurezza stradale. Voglio però ricordare che alcune modifiche introdotte non vedono d'accordo il mio Gruppo e ne voglio citare qualcuna in particolare: le norme per i neo patentati e il limite dell'uso delle auto potenti che, dopo il passaggio alla Camera, passa da tre anni a un anno soltanto.

C'era stata una lunga discussione anche all'interno di questo ramo del Parlamento e di questa Aula sul tema in esame, proprio perché se, da un lato, è ingiusto e anche forse un po' irresponsabile dare delle auto troppo veloci e potenti in mano ai neopatentati, è anche vero che il tema della sicurezza stradale deve essere un percorso di accompagnamento alla guida e a comportamenti corretti, al di là dell'auto che si può utilizzare.

Vorrei ricordare che la norma del decreto era stata corretta introducendo un limite più equilibrato rispetto al testo attualmente all'attenzione della nostra Aula. La riduzione a un solo anno fa però venire meno la necessità di un percorso progressivo di addestramento alla guida e di sicurezza stradale.

Se veniva spesso invocato il problema delle famiglie costrette in qualche modo ad acquistare una seconda automobile di cilindrata inferiore per consentire ai neopatentati la guida sulla strada, portando questo limite a un anno il problema si aggrava invece di essere risolto.

Ritengo quindi che la Camera abbia risolto nel modo sbagliato il problema di limitare, come giusto principio, l'uso di auto molto potenti per i neopatentati.

Vi è un secondo tema sul quale abbiamo forti perplessità: c'è un indebolimento del quadro sanzionatorio, della parte repressiva, da un lato, mentre vi è un accanimento in alcune fasce orarie, dall'altro.

Credo che le norme in materia di sicurezza stradale debbono essere ben comprese dai cittadini per essere rispettate. È chiaro che un'articolazione molto dettagliata di norme che differenziano tra il giorno e la notte non coglie nel segno di un'esigenza di chiarezza nei confronti dei cittadini e delle cittadine, che sono i soggetti tenuti a rispettarle.

Peraltro, credo che sia anche molto discutibile sul piano della sicurezza stradale il fatto che tutto ciò che avviene di notte sia gravato da alcune sanzioni, mentre ciò che accade di giorno - in realtà la maggioranza degli incidenti avviene in città e di giorno - verrebbe sanzionato in modo più leggero.

Un altro punto che non ci convince è il fondo per l'incidentalità notturna. Chi conosce i dati sulla sicurezza stradale sa che l'incidentalità ha purtroppo una sua casistica molto drammatica, ma è anche drammaticamente stabile negli orari e nei giorni, nelle località e in alcuni fenomeni che avvengono - lo voglio ricordare di nuovo - per due terzi all'interno dell'ambito urbano, proprio perché lì si verifica una concentrazione enorme di traffico e gli utenti della strada sono molteplici.

Pensare di introdurre un fondo per l'incidentalità esclusivamente notturna presso la Presidenza del Consiglio non ci sembra un buon servizio alla causa, perché se è giusto che vengano fatte campagne mirate per un uso corretto del veicolo (ad esempio, rivolte a invitare i giovani a non bere e a far sì che chi si mette alla guida non abbia utilizzato né alcool né droga), proprio per garantire la sicurezza di sé e di tutti gli altri utenti della strada, questo deve avvenire all'interno di una cornice in cui si interviene su tutti i soggetti responsabilmente in un quadro integrato con campagne mirate.

Separare invece questo tema dal Ministero dei trasporti, dedicarvi delle risorse specifiche, portarlo presso la Presidenza del Consiglio ci sembra un modo un po' inutile e fuorviante di disgregare e di mal utilizzare delle risorse.

Ripeto, sì a campagne mirate e no a un fondo istituito fuori dal Ministero dei trasporti e da una logica di attuazione complessiva del piano della sicurezza stradale con tutte le azioni mirate che sono richieste.

In conclusione, il Gruppo Insieme con l'Unione Verdi-Comunisti Italiani voterà responsabilmente per la conversione di questo decreto-legge. Naturalmente, quando ritornerà il disegno di legge, con un dialogo serrato tra maggioranza e opposizione, Camera e Senato, speriamo di poter correggere almeno le distorsioni più evidenti.

 


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