La scure colpisce i cittadini. Diciamo no alla Finanziaria

Un'autentica scure sui bilanci di Regioni ed Enti locali e sui servizi ai cittadini. Anzichè contrastare il caro-vita, la Finanziaria 2006 varata dal Governo taglia i servizi fondamentali alle persone e, ancora una volta, mette le mani nelle tasche degli italiani. Punti per noi inaccettabili e per questo l'Unione si opporrà fermamente alla manovra, illustrata al Senato dal ministro Tremonti, e domenica mattina scenderà in piazza a Roma.  Il Governo continua a sostenere di aver messo a punto una «Finanziaria per lo sviluppo», mentre in realtà propone coperture incerte ed assolutamente non in grado di rimettere a posto il bilancio dello Stato, duramente provato dalla finanza creativa dell'era Berlusconi. Toccherà ai prossimi governi l'ardua impresa di risanare i conti pubblici che appaiono sempre più fuori controllo.  L'unico dato certo della manovra 2006 sono, purtroppo, gli ulteriori tagli nei trasferimenti di spesa a Regioni, Province e Comuni, tagli che giungono puntuali dopo quattro anni di ridimensionamenti continui dei bilanci delle Amministrazioni. Una situazione insostenibile per gli Enti locali che saranno costretti ad un giro di vite nei confronti dei loro cittadini.  Infatti, questa ennesima stangata del governo Berlusconi avrà una ricaduta diretta sulla vita quotidiana delle persone e delle famiglie che si vedranno private di servizi fino ad ora erogati, pur con tante difficoltà, dagli Enti territoriali. Stiamo parlando di servizi riguardanti la scuola, gli asili, ma anche le politiche per la mobilità, la manutenzione urbana e le politiche sociali, come l'assistenza per gli anziani, i minori, disabili. Un welfare locale ai minimi storici, che rischia concretamente di alimentare disagio e tensioni sociali.  Proprio su questi temi, insieme a diversi colleghi dell'Unione abbiamo presentato nei giorni scorsi una interrogazione per chiedere al Governo il reintegro, in Finanziaria 2006, del 50 per cento del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali 2005 al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza previsti dalla normativa vigente, così come richiesto dalle parti sociali e dalle Autonomie locali.  Dalle Regioni e dai territori si è sollevato un grido d'allarme unanime; l'Unione raccoglie le preoccupazioni, ribadite anche nella lettera dei sindaci delle grandi città, e si opporrà fermamente in ogni sede utile a questa ultima Finanziaria del governo Berlusconi.  Personalmente ho già aderito alla manifestazione indetta da Romano Prodi e dall'Unione e domenica mattina sarò in piazza del Popolo a Roma.  Mi auguro che, anche a Mantova, l'Unione promuova insieme alle Istituzioni locali un'analoga iniziativa per ribadire insieme la nostra contrarietà ad una Finanziaria che si abbatte come una scure sui bilanci delle Amministrazioni e dei cittadini.
Anna Donati Senatrice Verdi - L'Ulivo  


Da: "La Gazzetta di Mantova"
Rubrica: Lettere

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